APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2004

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n.12 Mentre cenavano

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«Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che
era giunta la sua ora di passare da questo mondo
al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel
mondo, li amò sino alla fine.
Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva
messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone,
di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva
dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a
Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e,
preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.
Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare
i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto...
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese
le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò
che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore
e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore
e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche
voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato
infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi...
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli
uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche
voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che
siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri...
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli
uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un
amore più grande di questo: dare la vita per i propri
amici» (Gv 13, 1-5.12-15.34-35; 15, 12-13).

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